venerdì 23 ottobre 2009

L'abito

Zazie: sul programma del convegno dicono che per la cena nella sala del Parlamento l'abbigliamento richiesto e' 'national dress' o 'smart casual'. Ma cosa vuol dire, in pratica?
Amica P. : E io che ne sono, cerca su Google.
Zazie: Chiedo un po' in giro.
Collega J: Boh.
Collega W. : Sei italiana, 'national dress' vuol dire 'Armani e stiletto'
Zazie: collega W, non ti parlo piu.
Amica S.: 'smart casual' e' pantaloni non jeans e camicia per gli uomini e qualcosa di carino, ma non troppo elegante per le donne. Anche un tailleur va bene.

Alla fine alla cena al Parlamento il professore seduto di fronte a me aveva una felpa di pile lisa e le scarpe da montagna (sporche di terra); mi e' stato detto che era un esempio di 'national dress'.

mercoledì 21 ottobre 2009

Non credo ci sia bisogno di nessun commento

Casa dell'amica P., festa di compleanno del piccolo M. (5 anni). L'amica P. inforna e sforna buonissime e profumatissime pizze, da brava 'vera' 'mamma italiana'*
Uno dei bimbi invitati addenta la fetta di pizza, ma dopo un solo morso non la vuole piu'.
Amica P. : "Che succede? Non ti piace la pizza?"
Bimbo invitato: "Si', mi piace molto la pizza, ma questa non e' quella vera."
Amica P. " E come e' quella vera?"
Bimbo invitato: " E' quella con gli spaghetti sopra".



*E qui devo ammettere che io ho fatto per la prima volta la pasta della pizza in Nuova Zelanda, a casa mia si usava il preparato della Star (che per me e' il simbolo degli anni ottanta quasi quanto il ciuffo laccato) e a Tokyo non ci pensavo neanche lontanamente a mettermi ad impastare pizza!.

lunedì 5 ottobre 2009

Suoni

A volte anche Dunedin riserva piacevoli sorprese, un loro concerto, per esempio.



venerdì 2 ottobre 2009

Medicina alternativa- ovvero Zazie VS il virus II

La febbre e' finalmente sparita, ma rimane il mal di testa e un sensazione di spossatezza. Il medico dice che ci vorrano 4-6 settimane per riprendermi da questo attacco di febbre, che, in verita', non ha la piu' pallida idea di cosa sia stato. Il dottore I. suggerisce di lavorare part-time e riposarmi il piu' possibile. Lavorare part-time, ah, ah, bella battuta Dr.I. Ho deciso quindi di sperimentare tecniche alternative per riprendermi al piu' presto. Il primo esperimento constiste nel comprare due biglietti per questo , un concerto per festeggiare i 18 anni della radio piu' rockettara del pacifico, The Rock FM, appunto. Quattro incazzosi gruppi, due neozelandesi e due australiani piu' un gruppo spalla, da Auckland. Un totale di quattro ore (quasi) ininterrotte di musica ad altissimo volume. Siccome non sono assolutamente all'altezza di una recensione à la Maebashi mi limitero' a brevi osservazioni assolutamente a caso. Gli Airbourne sono bravi, ma a me questo genere piaceva tra i 13 e i 15-16 anni, adesso mi fa tenerezza. Ma all'ennessima sventolata di capello lungo e dopo 40 minuti di vocina alta li avrei tirati giu' dal palco a calci. Uguali agli AC/DC, ma piu' giovani. Pero' la signorina anni 80 che si dimenava di fronte a me ha apprezzato. I LugerBoa non me li ricordo gia' piu', quindi dubito entreranno nella lista dei miei gruppi preferiti. The Living End invece mi sono piaciuti molto. A loro anche il premio per la miglior grafica del nome del gruppo. Infine, i neozelandesi Shihad erano il gruppo piu' atteso e piu' amato, anche se a me piacevano di piu' gli altri. Il cantante in 40 minuti o poco piu' e' riuscito a dire piu' F***words di Gordon Ramsay e chi conosce Gordon sa quanto sia difficile battere il suo record. Se fossi un membro degli Shihad licenzierei immediatamente il grafico che ha pensato (e ahime' realizzato) lo stemma del gruppo, il piu' brutto che abbia mai visto.

La cosa piu' divertente del concerto e' stava, ovviamente, osservare il pubblico, in fondo io vado ai concerti piu' per il pubblico che per la musica. Canto e ballo a casa, ma in pubblico faccio la parte del pubblico tappezzeria, in piedi, mani in tasca, e muovo solo l'alluce. Il pubblico, dicevo. I neozelandesi si vestono per andare a un concerto rock come si vestono per venire a lezione o per andare in ufficio. Male. Per citare quello che Nuriape dice degli inglesi 'Agli inglesi non manca il gusto: agli inglesi, e soprattutto alle inglesi, quel che manca sono i complessi.' che non e' neanche una cosa negativa, soprattutto a un concerto rock, dove e' tutto buio. Una ragazza vicino a noi si e' dimenata per 4 ore sui tacchi a spillo. Se oggi non ha un terribile male a piedi da non riuscire a muoversi, la odio. Ma la cosa piu' importante e' che ho finalmente scoperto dove portare amiche/amici single in visita, gli omini della security ai concerti sono decisamente degni di nota.

Riguardo all'efficacia di questa terapia alternativa, no, non funziona, anzi il giorno dopo al mal di testa si saranno aggiunti 'raspino' in gola e fischio all'orecchio sinistro.

mercoledì 23 settembre 2009

passatempi--- ovvero Zazie VS il virus

Vorrei tanto poter trasportare qui la mia blog-amica Slim per farmi intrattenere con la sua fantasia (e con Isa, ovviamente), ma, nonostante Slim sia una delle mie blog-amiche piu' vicine, c'e' sempre il Mar della Tasmania a dividerci e mi tocca arrangiarmi da sola. Ecco allora come ho cercato di intrattenere me stessa in 6 giorni di febbre a 39 (si', perche' io, grazie alla mia tenera eta' anche con la febbre a 39 sono piena di energie e dopo due ore mi scoccio a stare chiusa in casa):

- gioco del 'programma che non guarderesti mai': consiste nel cercare accuratamente programmi televisivi che non vi sognereste mai di guardare.... e guardarli. Tipo, nel mio caso, intere trasmissioni in maori, o programmi di cucina anglosassoni tipo, 'oggi cerchiamo il miglior fish&chips della Scozia'; 'Mrs Brown vi insegna a cucinare la polenta instantanea' e via dicendo;

- gioco del programma amarcord: Comedy Channel sta ridando 'Sex and the City'. 10 puntate in due giorni e mi sono stufata;

- gioco del programma a caso: di solito finisce cosi', anche perche' dopo 3 minuti dormo tra i deliri della febbre;

- gioco della lettura. Infattibile, il mal di testa non concede piu' di sei righe;

- gioco del cane. Tormentare il proprio cane a piacimento: 'Vieni, vai, siediti, alzati, siediti, esci, torna dentro, vai a cuccia, stai fermo, siediti, sdraiaiti, dammi la zampina, esci....'. Kuro da due giorni finge constantemente di dormire;

- gioco della lavatrice. Esci, fai due lavatrici, stendi, ritira. 39.5. No, non e' un bel gioco.

- gioco dell'erbaccia: attratta dal sole cocente, esci, strappa le erbacce nel box per le erbe. Suda tantissimo. Rientra. 39.2. Vedi sopra.

- gioco del piccolo pianificatore: confronta, pianifica, discuti assicurazioni che non comprerai mai. Prepara un perfetto file word con tutti i lavori da fare attorno alla casa, rigorosamente divisi in front yard, rear yard (diviso ulteriormente in sezioni) e veggie garden.

- gioco delle domande stupide: va su yahoo-answer e leggi le domande piu' stupide. Ottimo prima di andare a letto.

- gioco del 'un po' me la vado a cercare': discuti via email, correggi, riscrivi, aggiungi pezzi, prepari email di risposta e lavori su un progetto con colleghi in UK e Germania. Rispondi agli studenti. Parla al telefono con un collega per un conferenza. Rispondi a un altro. Questo e' sicuramente il gioco migliore per far tornare la febbre, in caso desideriate piu' giorni di malattia... ε-(´・`) フー

sabato 19 settembre 2009

Ma Aprile e' davvero il mese piu' crudele?

Il commento di BaroccoGiapponese al mio post su Settembre mi ha fatto ricordare una discussione avuta con un amico qualche settimana fa. Parlavamo al telefono di come entrambi ci sentissimo molto stanchi nonostante il semestre fosse in verita' iniziato da poco (era inizio agosto, il secondo semestre inizia a meta' luglio). L'amico, un italiano trasferitosi in NZ un annetto fa, sosteneva che la vera causa della stanchezza fosse il fatto che il nostro corpo e' abituato a pensare ad agosto come il mese delle vacanze e quindi si aspetta ritmi lenti e riposo, mentre qui siamo nel pieno dell'attivita'. Non sono sicura che sia vero per me, gli anni in Giappone, come dice Barocco, mi hanno abituata all'estate senza vacanze. Ma forse e' vero che 'le stagioni al contrario' non sono cosi' facili da assorbire. A me fa molto strano, per esempio, l'idea che il mio compleanno adesso e' in primavera. Perche' io amo l'autunno, la sua malinconia, ma anche i suoi colori intensi e l'atmosfera di attesa, di promesse, di propositi, di progetti che l'autunno in Italia portava. Io mi sento piu' simile a questo che alla sfacciata e nervosa esplosione della primavera, dei suoi colori languidi. Il profumo e lo scricchiolio delle foglie cadute mi si addicono di piu' del profumo di mimosa.

Lo stesso vale per T., che e' nato a fine Giugno. Per lui il suo compleanno coincideva con quel periodo sospeso tra la fine dello tsuyu (la stagione delle piogge) e l'arrivo del caldo torrido estivo. Da un giorno all'altro le piogge finiranno e per almeno due mesi e mezzo non si respirera'. (Per me iniziava anche la stagione della lotta all'ultimo sangue contro i gokiburi, gli orripilanti scarafaggi, ma questo e' meno poetico...). Adesso T. si ritrova ad avere un compleanno in pieno inverno, a volte addirittura con la neve.



Fiori di ciliegio in campus, Settembre. La foto e' stata presa qui.

giovedì 10 settembre 2009

Samoa on the road

La cosa che piu' mi ha entusiasmata a Samoa difficilmente viene indicata dalle guide come la prima attrazione locale. Tutti parlano di spiagge bianche isolate con acqua turchese, di barriera corallina con una miriade di pesci a portata di poche bracciate, di capanne isolate nella giungla, di alberi di papaia, cocco, banane, albero del pane a portata di braccio allungato, di persone sorridenti e accoglienti, di fiafia e flessuosi acrobati del fuoco. Tutto vero, per carita', ma nulla in confronto alla mia perversa attrazione per i mezzi di trasporto:

- i taxi. Il tassametro non funziona, neanche la lancetta dei chilometri, nemmeno quella della benzina. Non sai mai a che velocita' stai andando e se rischi di rimanere a piedi in mezzo alla giungla. I tassisti parlano tantissimo o non dicono una parola. Devi concordare il prezzo prima di salire e avere contanti in taglia piccola. Altrimenti il povero tassista deve portarti in giro per un'altra mezz'ora alla ricerca di qualcuno che ti cambi i soldi. L'incubo dei tassisti in questi giorni e, per ovvie ragioni, la stramba decisione del governo di cambiare, da un giorno all'altro, senso di marcia, da destra a sinistra. Il governo ha dichiarato un giorno di festa nazionale per evitare il caos, ma molti tassisti ci hanno detto di essere molto preoccupati. E in alcuni villaggi i capi-villaggio si sono rifiutati di cambiare senso di marcia.


- i bus. Di solito i turisti vengono invitati a preferire i taxi agli autobus. Niente di piu' sbagliato. I bus costano solitamente molto molto meno (se la corsa in taxi costa 16 euro, il bus ne costa 0.27 per lo stesso tragitto) e, visto la condizione delle strade, impiega lo stesso tempo. I bus sono vecchi(ssimi) bus giapponesi a cui e' stata tagliata la parte superiore e rimpiazzata con una di legno. Anche i sedili sono in legno (a parte rari casi). Non ci sono finestre, solo una dal lato dell'autista. Il viaggio in bus offre l'opportunita' di aggiornarsi sulle ultime novita' del Samoan-pop. Pur non capendo niente del testo sono certa si tratti per lo piu' di mielosissime canzoni d'amore. Immaginatevi di ascoltare Nino d'Angelo mentre un autobus di legno vi sballonzola nella giungla. Divino. Il volume super di gran lunga il livello consentito ad un essere umano e i CD sono di solito appesi a fianco dell'autista, che si premunisce di cambiare CD nel lettore portatile mentre guida. Uno si e' messo addirittura a ripararlo con un cacciavite. Senza smettere di guidare. Non ci sono fermate, puoi salire e scendere quando ti pare, cosa che trovo fantastica. L'autista puo' anche cambiare percorso e portarti a casa, se hai le borse della spesa troppo pesanti. Per legge non si puo' stare in piedi, quindi se non ci sono piu' posti devi sederti sulle ginocchia di qualcun altro. Io sono stata seduta per quasi un'ora sul poliziotto del paese (di solito le donne si siedono sulle donne, ma tutte le altre donne erano gia' occupate e mi hanno messa di peso- letteralmente- sul poliziotto). Non ho capito se la sua faccia esprimesse imbarazzo o dolore atroce. Dopo il primo timido tentativo di prendere un autobus, non abbiamo piu' potuto farne a meno e dopo una settimana canticchiavo tutte le hits dell'estate samoana.


- i traghetti. tra l'isola di Upolu e Savai'i, le due isole principali, ci sono traghetti ogni due ore. Circa. A volte ogni 3. Solo due traghetti il martedi'. Spesso uno lo cancellano. La nave piu' grossa, Lady Samoa II, ha una parte di sedili al coperto con um mega schermo. Peccato che, per colpa dell'aria condizionata, ci siano circa meno dieci gradi. Gli altri posti sono all'esterno, in balia delle intemperie o del sole a picco. A meta' della traversata al ritorno di Savai'i, un gruppo di passeggeri ha cominciato a fare espressioni tra lo stupito e il terrorizzato. Ad un certo punto un signore, visibilmente turbato, mi guarda e dice 'vedi quell'isola sulla destra? dovrebbe essere a sinistra...stiamo andando in una direzione completamente sbagliata'. Abbiamo qundi personalmente verificato che i traghetti a Samoa non solo non hanno il GPS, ma nemmeno una bussola e in caso di nebbia, quando l'isola dall'altro lato non si vede, si procede a caso. Niente di grave, se non fosse che si rischia di rimanere incagliati (e distruggere) la barriera corallina.

martedì 8 settembre 2009

Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull' età...

Dall`ultimo post sono passati quasi due semestri, di cui uno, il primo, troppo pieno e molto stancante; sono passati dei viaggi, a Hong Kong a fine Aprile, A Tuebingen e in Italia a Giugno, a Wellington in Luglio e a Samoa, la scorsa settimana. Tutti principalmente viaggi di lavoro, a parte l`ultimo.
Sono passati amici in visita, alcuni da molto lontano, altri dall`altro lato del Mar di Tasmania. Un collega se ne e` andato e uno nuovo sta per arrivare. E` (quasi) passato un inverno lungo e piovoso, che mi ha fatto piu` volte pensare `Ma chi me l`ha fatto fare?`. Sono passati piu` di cento nuove studenti, divisi in vari corsi. E nuovi studenti di master e dottorato.



Quando vivevo in Giappone l`anno nuovo iniziava realmente ad Aprile, con il nuovo anno fiscale, l`inizio delle scuole e dei nuovi impiegati e la fioritura dei ciliegi. In NZ inizia a Marzo, con l`inizio dell`autunno e la fine delle lunghe vacanze estive + vacanze di Natale. In Italia l`anno vero iniziava a Settembre, quando compravo il diario per il nuovo anno, o mi preparavo all`inizio dei corsi e degli esame. E pigramente tutto si rimetteva in moto dopo agosto.

E per me l`anno inizia davvero a Settembre, visto che ci sono nata. Domani compiro` 33 anni il 09/09/09, che pare sia un numero molto fortunato per alcune culture...e sicuramente non ha alcun significato per altre, ma il numero nove e` il mio preferito ;-).

E chissa` se Settembre non mi aiuti a rimettere in piedi questo blog morente.


martedì 24 febbraio 2009

(prime) visioni

Qui nel profondo sud del Pacifico l`ultimo spettacolo al cinema e` alle 8.30. I programmi in TV che iniziano alle 8.30 sono considerati seconda serata. Conosco bambini che vanno a letto alle 7-7.30. Cosa se ne fanno, mi chiedo, di tutta questa luce d`estate, quando e` chiaro fino alle 10.30? Nulla, perche` la sera arriva il vento freddo dall`Antartide (a parte rare occasioni). O piove. Uffa.

Comunque non ho ancora capito se Slumdog Millionaire mi sia piaciuto. Adesso ci penso un po` su.

lunedì 23 febbraio 2009

Zazie e i motori

Non dare la precedenza ad un incrocio alla macchina della polizia e` da idioti.
Non dare la precedenza ad un incrocio alla macchina delle polizia, dopo averla guardata per almeno 3 minuti fermi al semaforo e` geniale.
Non so perche` non si siano fermati a darmi la multa.
Probabilmente non ci credevano neanche loro.
Il segreto e` prenderli di sorpresa.

(ovviamente un mio collega era in macchina con me, domani saro` lo zimbello del dipartimento)

domenica 8 febbraio 2009

giovedì 8 gennaio 2009

Pensierini del nuovo anno

- A Miyazaki i bambini (ma anche gli adulti) parlano solo in dialetto. Come in Veneto. Il capotreno oggi non e` riuscito a capirlo neanche T. Probabilmente viene da un paesino del profondo sud della costa di Miyazaki. A me succedeva a Ve, con i marinai dei vaporetti.

- le vacanze a casa dei parenti non sono mai troppo brevi.

venerdì 2 gennaio 2009