venerdì 23 ottobre 2009

L'abito

Zazie: sul programma del convegno dicono che per la cena nella sala del Parlamento l'abbigliamento richiesto e' 'national dress' o 'smart casual'. Ma cosa vuol dire, in pratica?
Amica P. : E io che ne sono, cerca su Google.
Zazie: Chiedo un po' in giro.
Collega J: Boh.
Collega W. : Sei italiana, 'national dress' vuol dire 'Armani e stiletto'
Zazie: collega W, non ti parlo piu.
Amica S.: 'smart casual' e' pantaloni non jeans e camicia per gli uomini e qualcosa di carino, ma non troppo elegante per le donne. Anche un tailleur va bene.

Alla fine alla cena al Parlamento il professore seduto di fronte a me aveva una felpa di pile lisa e le scarpe da montagna (sporche di terra); mi e' stato detto che era un esempio di 'national dress'.

11 commenti:

mariacristina ha detto...

E meno male che lì non se la tirano! Conterà più la sostanza che non l'apparenza, come dovrebbe essere. A proposito di pizza, i miei figli dopo un mese fissuto presso famiglie americane sono tornati e sulla pizza mettono sempre e comunque ketchup ...

zazie ha detto...

@Mariacristina: hai ragione, anche se a volte qua si sfiora addirittura la sciatteria. E io non sono assolutamente una fissata, anzi, il mio guardaroba ci sta probabilmente tutto in una valigia! Il collega W. quando viene a casa mia e preparo la pizza mi chiede sempre il ketchup, ma io mi rifiuto di darglielo :-).

mariacristina ha detto...

Anch'io sto pensando di nasconderlo ieri me lo hanno persino messo su un magnifico risotto alla milanese!

Silvia - Magnolia Wedding Planner ha detto...

ora che un national dress fosse istituito proprio mi mancava..ma se deve essere felpa ..e felpa sia :-D.
figurati io in stiletto neanche ci cammino..opterei comunque per calzature comode (ma senza terra dai )
forte il collega W ahaha :-)
bacio a testa ingiù ;-)
Silvia

kiara ha detto...

...insomma tu sarai passata per la "top model high couture" della serata, vero?!
però concordo, evviva il contenuto e non il contenitore, e il poter essere anziché limitarsi ad apparire.

qui in madrepatria, e in una grande città, lo riconosco, sfuggire ai diktat è arduo...

[........e poi armani, alle volte, sforna giacchini cisì cari(iiiini) ;-)]

zazie ha detto...

@Magnolia: il collega W. deve solo star zitto che a volte si presenta vestito in maniera improponibile. Bacini anche a te.
@kiara: veramente no, al mio tavolo c'erano anche una ragazza indiana in uno splendido sari e un'amica arrivata dall'Italia che, a differenza della sgarruppata sottoscritta, sa davvero portare lo stiletto e il vestito di Armani ;-). In verita' lo trovo molto liberatorio, il fatto che nessuno si preoccupi dell'abbigliamento, anche se a volte arrivano a livelli inimmaginabili. Ogni volta che torno in Italia invece noto una sorta di ossessione del vestire e dell'apparire che mi mette sempre piu' a disagio.

Elisa ha detto...

Dopo essere tornata dalla Nuova Zelanda da quaesta parte del mondo hanno iniziato a lamentarsi "per come andavo in giro conciata" :-(

La libertà (in fatto di abbigliamento) che c'era era davvero liberatoria!!!

Daniela B. ha detto...

Zazie,c'é un premio-segnalazione epr te sul mio blog :) passa a vedere!Daniela www.ilcoltellodibanjas.blogspot.com

Verde ha detto...

io nn sono certo una formale, ma le scarpe da montagna sporche di terra no però, daiiiiiiiiiii

ComidaDeMama ha detto...

Wikipedia è la salvezza in occasioni come queste. http://en.wikipedia.org/wiki/Smart_casual

Ho riso tanto a vedere la proosta di Armani+stiletto per il National Costume :)

zazie ha detto...

@Comida: che bello sentirti! Ti ho pensata proprio questa mattina, mentre rileggevo la ricetta del Chocolat Chantilly sul tuo blog, prima o poi devo provarla.