Hanno aperto un nuovo locale in centro. Un
izakaya. Il locale riproduce perfettamente un locale giapponese. Pure troppo, forse i poster dei giocatori giapponesi di calcio e baseball in bagno sono troppo. Lo staff saluta in giapponese quando si entra e quando si paga alla cassa. Ma solo uno di loro e` giapponese. Gli altri non lo parlano. Mi ricordano i ristoranti italiani a Tokyo, o il Segafredo cafe`, dove tutti salutano in italiano "Buongiorno, un caffe' prego, grazie", ma nessuno lo sa parlare.
L`izakaya del centro sembra rivolgersi soprattutto a clienti asiatici, o che comunque conoscono molto bene la cucina giapponese e coreana. Sul menu` appare solo il nome in giapponese del piatto e una piccola fotografia (assolutamente non fedele all`originale) senza nessuna spiegazione, sempre presente invece nei menu` degli altri ristoranti coreani e giapponesi della citta`. Se l`impatto iniziale e` stato positivo, il cibo purtroppo lascia un po` a desiderare. L`unico piatto azzeccato, il
tempura. Il resto o aveva un gusto decisamente coreano, con abbondante salsa piccante, che sull`insalata di sushi copre tutto il sapore o era cucinato male, come gli
yakitori semicrudi o lo yakionigiri (
onigiri grigliato) molliccio. La birra e` piuttosto costosa e 15 dollari (1200 yen, 7.7 euro) per un
chu-hi mi pare un furto. Voto:4, solo perche` la prima settimana c`era il 20% di sconto.
p.s. Di nuovo, non ci sono gli accenti perche` la tastiera giapponese non li contempla. E oggi sono troppo pigra per fare il copia incolla.