sabato 27 dicembre 2008

Giappone in pillole-1

Il presidente della regione Miyazaki, Higashikokubaru 東国原, e` un ex-comico del programma Fūun Takeshijō 風雲たけし城, Mai dire Banzai per gli italiani. Mi sa che era Guido Pancaldi nella versione della Gialappa`s. Che simpaticoni gli abitanti di Miyazaki!

giovedì 25 dicembre 2008

Tokyo in pillole- 2

C`e un`aria grigia in giro e le gyaru sono sempre piu` rare. Se per colpa della crisi spariscono le gyaru mi intristisco davvero. La chiusura dell` AM/PM sotto casa e l`abbattimento di un paio di edifici di fronte alla stazione di Shimokita sono gia` stati un duro colpo.
Sono passati due giorni e ho gia` speso troppo, in cibo e manga, tra l`altro.

martedì 23 dicembre 2008

Tokyo in pillole- 1

Nella monorotaia del Terminal 2 a Narita la musica di sottofondo e` Astro del ciel.
Non sono passate neanche 24 ore e ho gia` mangiato troppo.

mercoledì 17 dicembre 2008

pensieri(ni)

Oggi e' passata S. a salutarmi. S. e' una di quelli che chiamano returning students, studenti che sono tornati in universita' dopo aver passato piu' o meno anni a fare altro. S. si e' laureata sabato e adesso vuole viaggiare, Cina, forse Giappone, America, magari qualcos'altro. Forse iniziera' anche un dottorato. S. ha un figlio grande, 60 anni e mille progetti. Scopro anche che sul giornale hanno pubblicato un articolo su S. che si e' laureata, e li' scopro che S. prima lavorava in radio, commettava gli eventi sportivi, e anche che S. ha avuto un tumore e le avevano dato pochi mesi di vita. Invece ora sta bene e ha mille progetti. Oggi pensavo a quanto e' complesso questo rapporto con gli studenti, in cui li conosci, li devi giudicare, ma quante cose non sai della loro vita. Come quella volta che M.-studente-secchione mi scrisse un email dicendomi che non aveva potuto leggere la posta per alcuni giorni perche' la sua compagna si era portata via il computer durante il trasloco. E in quella frase buttata' li' si leggeva tutta la sofferenza della separazione. Mi sa che sto diventato troppo sentimentale, confido nel soggiorno in Giappone per ritornare cinica come una volta.

martedì 16 dicembre 2008

High & pop

- devo preparare un book proposal, e' una cosa seria e importante, ma la mia testa in questi giorni mi garantisce una concentrazione a un livello tale che non basterebbe a leggere un Topolino per intero; fingo di ignorare le email della casa editrice ma il senso di colpa incombe;
- sto cercando di combinare lavoro, amici e famiglia in Giappone e al momento la situazione mi sta sfuggendo di mano. L'unica cosa di cui sono (quasi) certa e' che saro' qui e che devo assolutamente passare da qui per vedere come hanno cambiato la stazione (e soddisfare parte della mia manga wish list qui);
- quando sono arrivata in NZ il cambio del dollaro NZ era 1 NZD= 90 yen. E io arrivavo con gli yen. Oggi il cambio e' 1 NZD= 49 yen. E il mio fondo di ricerca e' in dollari nz. Serve aggiungere altro?
- il tempo e' orribile anche se dovrebbe essere estate. In questi giorni ho maledetto tutti i coloni scozzesi che hanno deciso di insediarsi qui. Si vede che cercavano un posto che ricordasse loro l'ameno clima di casa;
- giovedi' mattina ci sara' il 'morning coffee' del dipartimento prima delle feste. Verranno addirittura offerti caffe' e dolci. Non diciamo niente prima che si mettano in testa di fare un pranzo, almeno con il caffe' in un'oretta ce la sbrighiamo;
- ho preso un appuntamento dal parrucchiere di tendenza vicino all'universita'. Faro' la mia solita figuraccia nel dire che non vado da un parrucchiere da Maggio e che voglio un taglio che 1) non necessiti nessuna cura 2) non mi imponga di ritornare da loro tra un mese;
- sono iscritta a troppe mailing lists, troppe per i miei gusti, e molti dei messaggi sarebbe meglio non venissero mai postati;
- la prima cosa che comprero' in Giappone sara' l'aceto da bere che fa tanto bene alla salute. La seconda cosa sara' un 生搾りレモンサワー che fa un po' meno bene ma e' tanto buono;
- non faccio regali di Natale (ne' albero) ma gli omiyage mi toccano. Per fortuna abbiamo la fabbrica del cioccolato;
- dover scegliere a chi far sapere che sto arrivando in Giappone (in particolare tra i colleghi) mi fa sentire molto cattiva. Forse.
- ho offerto a miei vicini il tiramisu' da me amorevolmente preparato e non hanno gradito. Considerando che si cibano quasi esclusivamente di fish & chips et similia credo sia un complimento.
- il tempo in questa citta' e' orribile (l'ho gia' scritto?);
- per consolarmi questa sera vado al ristorante malesiano.

domenica 7 dicembre 2008

in capo al mondo

Stralci di conversazioni, liberamente tradotti dalll'inglese

- Ma quanto dista il Giappone da qui?

- 11 ore di volo

- bhe', dai, non sono molte.

- ∑(O_O;)Shock!!

sabato 6 dicembre 2008

I believe in a black jersey

Dopo aver tenuto un seminario di un'ora sul rugby in NZ, comincio a credere di essere stata, alla veneranda eta' di 32 anni, finalmente baciata dal sacro fuoco dell'arte di arrampicarsi sugli specchi. Adesso quasi quasi imparo le regole del buon metodo per tenere trenta energumeni fuori dal centro della città la domenica pomeriggio. (Oscar Wilde).




foto da New Zealand Wallpapers

giovedì 13 novembre 2008

Lavorare stanca

Oggi staro' in ufficio fino alle 19.30. AARRGGGHHH!

(Pero' ho passato la mattinata qui)

venerdì 7 novembre 2008

Strategic planning

Oggi lo studente rugbista mi ha portato una scatola di cioccolatini per ringraziarmi e dirmi che questo e' stato il suo semestre piu' bello. Io l'ho sgridato, perche' avrebbe dovuto aspettare i risultati degli esami prima di portarmi regali. Sono una docente dal cuore di pietra, io!

Ma poi gli ho detto di passare a trovarmi ogni tanto, quando ripassera' da qui, visto che si laurea e torna nell'Isola del Nord. (Che aitanti studenti rugbisti che regalano cioccolatini mica capitano tutti i giorni.)

giovedì 6 novembre 2008

Vota (Antonio?)

Sabato ci saranno le elezioni.
"Ma guarda che erano il 4 novembre!"
Quelle erano quelle americane. Sabato ci sono le elezioni per il primo ministro in NZ. Al resto del mondo non interessa, ma a noi "agli angoli del mondo", si', epperbacco! E abbiamo avuto anche noi la nostra campagna elettorale. Che pero' e' iniziata solo due settimane prima del voto. Perche' qui le regole per i finanziamenti ai partiti sono rigide. Niente party, pochi spot televisivi, qualche cartellone in giro, che sembra fatto in casa, solo con il nome del partito o poco piu'. Molti dibattiti, due o tre in televisione, gli altri in luoghi pubblici, aperti a tutti e gratis. Pochi partiti, due grandi, Labour e National, che si giocano il posto di primo ministro, altri piccoli, tra cui Green, Maory Party, Alliance...e altri di destra che non ricordo, che giocheranno un ruolo nella coalizione, se arriveranno al 5%. La campagna elettorale dei labours e' stata criticata perche' considerava troppo negativa, visto che giocava sul mettere in cattiva luce l'avversario. Queste cose non si fanno. Sempre posati, da queste parti, niente sembra scombussolarli (e- detto fra noi- non e' che succeda poi molto da rimanere scombussolati). Per votare spediscono a casa un talloncino. Puoi scegliere il seggio in cui andare tra una trentina di seggi piu' o meno vicini a casa. Se ti dimentichi il talloncino a casa- pazienza- devi fare la fatica di dire il tuo nome all'incaricato. No, non serve un documento d'identita'. Se per caso sabato hai un impegno e non puoi votare- mica serve che sia un impegno serio, come dice la pubblicita', se vuoi andare in vacanza, o a un matrimonio o- aggiungo io- non hai voglia di svegliarti... nessun problema, puoi votare prima, da almeno due settimane prima della data delle elezioni, in vari seggi aperti in citta' (uno e' dentro l'universita'). Basta seguire la scritta "vote". Mica ci complichiamo la vita da queste parti!

update:
Ho appena scoperto che, tra l`altro, la Nuova Zelanda non ha neppure una costituzione scritta. E il parlamento e` unicamerale, composto dalla House of Representatives.

domenica 2 novembre 2008

Natale non e' triste, Natale c'ha i cazzi suoi.

No, 'gracias' non e' italiano
no, i giapponesi non lavorano tutti 24 ore al giorno
no, in casa non cucino quasi mai, cucina T.
no, non tutte le italiane sono ottime cuoche fin dalla prima infanzia
si', sono italiana ma no, non mi manca la mamma (cioe' si', ma non passo le serate con gli occhi colmi di lacrime guardando l'orizzonte)
no, non so quali siano i personaggi preferiti dei bambini neozelandese (e mi chiedo perche' mai dovrei)
no, non so quali siano le abitudini dei neozelandesi a Pasqua (e ti sembra una domanda da fare a Novembre?)
no, i genitori di T. non si sono presi male quando mi ha presentata loro
no, non e' vero che non sembro italiana solo perche' non sembro un attore americano che fa l'italiano in un film sulla mafia
no, non mangio pasta ogni giorno
no, non faccio la pizza, la compro
si', mi piace il cibo giapponese
si', gli ingredienti per la cucina giapponese si trovano in NZ
anche per quella italiana
quasi tutti
ma non me ne frega nulla se non si trovano
e comunque 'cappuccino' si pronuncia con doppia p e doppia c e 'minestrone' non si legge 'minestroni'

...to be continued

lunedì 20 ottobre 2008

A proposito di universita'

A Novembre il nostro dipartimento verra' esaminato. E' stata nominata una commissione, composta da due docenti e una segretaria di altri dipartimenti, due docenti esterni (da altre universita' in NZ o, come nel nostro caso, dall'estero), due rappresentanti degli studenti. La commissione valutera' la struttura del dipartimento, come e' gestito a livello finanziario, come sono organizzati i corsi di laurea, quanto tempo i docenti dedicano alla ricerca, se c'e' abbastanza personale per il carico di lavoro, come sono le relazioni studenti-docenti, se le strutture sono adeguate (uffici per lo staff e gli studenti di master e dottorato, computers ecc.), e i programmi dei corsi sono aggiornati, quali corsi sono offerti e con che frequenza. Questo ogni 5 anni. Alla fine la commissione scrivera' una serie di raccomandazioni per migliorare o modificare cio' che non va. Noi abbiamo preparato un lungo documento di "auto analisi" in cui spieghiamo quello che facciamo, perche' abbiamo scelto di insegnare determinati corsi, idee per il futuro ecc. Oltre a cio' ognuno puo' scrivere una lettera personale alla commissione, spiegando i problemi che pensa debbano essere risolti o rimarcando alcuni punti scritti nel documento di auto-analisi. Alcuni miei colleghi hanno preparato questa lettera e me l'hanno fatta leggere. Sono assolutamente d'accordo con i problemi che sollevano e che andrebbero portati all'attenzione della commissione.

Ma poi incontro un amico italiano. In Italia gli hanno chiesto due volte di ritirare la sua domanda a un concorso. Perche' il candidato prescelto non era lui. Gli hanno rifiutato piu' volte l'ammissione a una certa associazione, perche' vorrebbe dire riconoscere che il posto dovrebbero darglielo. E al suo posto prendono gente laureata in tutt'altro e senza dottorato. Ha sofferto per anni scrivendo progetti e articoli che altri firmavano, fino a scoppiare e trasferirsi dall'altro lato del mondo. Spezzando in due la sua famiglia perche' la moglie lavora in Italia e hanno tre figli che vanno ancora a scuola.

Non solo tutto cio' che avrei voluto scrivere nella mia lettera alla commissione mi appare immediatamente banale, ma anche la forte nostalgia che ho provato tornata dal viaggio in Italia si affievolisce, e mi ricordo perche' sono qua. Lo dico piano, ma forse, in capo al mondo, si vive meglio.

giovedì 11 settembre 2008

Ditone

Questa notte ho dormito pochissimo perche' avevo un male terribile all'indice sinistro. Adesso ho un ditone gonfissimo che si muove a fatica. Siccome io credo nella saggezza popolare, sto chiedendo un parere a tutti quelli che mi capitano a tiro, basta che non abbiamo la piu' pallida idea di cosa sia la medicina. Al momento le diagnosi sono state:
P.- puntura d'ape (che si era infilata nel letto, ma io non vedo api in giro dalla scorsa primavera e non c'e' il minimo segno di puntura o morso d'insetto)
M.- botta (ma stranamente non c'e' il livido)
S.- artrite reumatoide (diagnosi corredata da una lunga lista di vitamine et similia che dovrei prendere, a suo parere)
J.- sguardo preoccupato ma diagnosi non pervenuta.

Spero solo che ditone torni in forma in fretta che domani si parte. Domani sera passero' una notte a Auckland per partire sabato mattina alla volta di Tokyo. Domenica la passero' in questa zona saltando da un appuntamento all'altro (e spero di avere il tempo per fare un salto qui e qui), Lunedi' ripartiro' e martedi' arrivero' nella terra che diede i natali a illustri nipponisti e non solo. Dopo tre giorni ripartiro' per passare 4 giorni qui. Quel che restera' di me e del mio ditone riprendera' dunque un altro aereo per ripartire verso Milano, Germania, Hong Kong, Auckland, Dunedin.
Un'impertinente vocina mi dice che forse non ne valeva la pena e che sara' sfiancante, ma io faccio finta di non sentirla.

martedì 9 settembre 2008

Non esiste nessuna canzone con 32!

Oggi piove a dirotto
c'e' la nebbia
la primavere sembra gia' finita prima di iniziare
sono in ufficio con un mal di testa in agguato e una lezione da tenere tra un'ora
aaah... come vorrei fare l'elenco delle lamentele
e non esiste neanche una canzone con il numero 32, che numero insulso!


sabato 30 agosto 2008

La banalita' del quotidiano



Preparo lezioni, correggo compiti, riempio moduli alla ricerca di fondi, cerco di sopravvivere ai pranzi del dipartimento, cerco anche di sorridere, durante i suddetti pranzi, verso fiumi di parole davanti a svariati caffe', con alcuni colleghi e amici, faccio passeggiate, sorrido perche' finalmente c'e' il sole, spalo letame nell' orto (no, non e' una metafora).



Partecipo a un'intensissima presentazione sulla traduzione audiovisiva e si discute di come sia difficile (impossibile?) tradurre l'umorismo da una lingua all'altra. E io mi ritrovo a pensare che quel lavoro mi sarebbe piaciuto farlo, forse, non ci ho mai pensato seriamente e per svariate coincidenze e scelte non e' stato cosi'. Ma ogni tanto ci penso. Ma in fondo non mi e' andata poi cosi' male, in fondo mi pagano per leggere libri, spiegarli e, ci si auspica, aggiungere qualcosa di nuovo, anche se non sempre sono quelli i libri che vorrei leggere in quel momento.



Lo StudenteRugbista non ha vinto la finale. Ma ha consegnato la tesina. Sara' felice di sapere che la sua sorte era stata presa a cuore da tutte le mie lettrici :-).

venerdì 15 agosto 2008

Della pioggia e di altri racconti



Ci sono, ci sono, sopravvissuta a 2 settimane (tre, forse, faccio finta di aver perso il conto) di pioggia (quasi) ininterrotta. I miei colleghi inglesi non hanno fatto una piega, nella perfida albione due settimane (o tre?) di pioggia non sono nulla. Pero' li' almeno non sei in capo al mondo, dico io!
Oltre a cio', i miei ritmi lavorativi ultimamente sono stati 9-18 in ufficio- casa- cena- lavoro fino alle 23-24. Poi si meravigliano se sorrido sarcastica quando esclamano: Chissa' quante ore lavoravi quando vivevi a Tokyo?!".



Con un po' di ritardo, segnalo questo blog, TheChinaBeat che scrive di come la Cina viene rappresentata nei media e raccoglie interessanti punti di vista di 'sinologi' sulle Olimpiadi. Segnalo il contributo dalla Nuova Zelanda scritto, ohibo', da un'italiana che vive in NZ da qualche anno e il cui ufficio e' esattamente sotto il mio (e che tra un caffe' e una chiacchiera, e' diventata una cara amica).



Oggi uno studente mi ha chiesto una prologa per la consegna della tesina (che deve essere consegnata entro lunedi') perche' questo fine settimana ha la finale del torneo di rugby. La cosa grave e' che gliel'ho concessa!

domenica 27 luglio 2008

Guida non ufficiale ai divertimenti neo zelandesi per il sabato sera (ovvero non si vive di solo rugby)


sottotitolo: Lina Wertmüller sui titoli mi fa un baffo.


Suggerimento 1:
luogo: casa di amici
ingredienti: piastra per takoyaki, ingredienti per cucinare le suddette polpette di polipo, soba, bevande, collegamento Sky.
attivita': ingozzarsi di takoyaki e yakisoba guardando il torneo di sumo in televisione, facendo ipotesi sul perche' Asashōryū e' infortunato e sul suo futuro da yokozuna.

Suggerimento 2:
luogo: sala cinematografica
ingredienti: un festival del cinema, due biglietti per lo spettacolo delle 8.30, stuzzichini a piacere
attivita': guardare Sukiyaki Western Django di Miike Takashi chiedendosi per tutta la durata del film come abbia fatto a mettere insieme tutti gli attori viventi giapponesi piu' aitanti, escluso, stranamente, Asano. (I giudizi piu' profondi sul film vanno pensati dopo, mica mentre si guarda altrimenti si perde il filo, soprattutto se si sta seguendo un film in cui tutti gli attori, escluso Tarantino, sono giapponesi, ma parlano in (presunto) inglese).

Suggerimento 3:
luogo casa di amici
ingredienti: cibo giapponese e bevande, preparati dagli invitati
attivita': sayonara party per un'amica che se ne torna in Giappone dopo sei anni in NZ. Riflessioni sul fatto che la prima coppia in assoluto che abbiamo conosciuto in NZ si e' sfasciata.

sabato 19 luglio 2008

Disfatta


Alla fine gli All Blacks, hanno perso, dopo ben 10 anni che non perdevano "in casa" contro il Sudafrica. Bhe', potro' sempre dire che "io c'ero" :-)).
C'e' stato anche un tentativo di invasione di campo da parte di un uomo nudo, ma, ahime', e' stato bloccato subito.
Il (sempre presente) sindaco di Dunedin che canta l'inno nazionale ha dato un tocco kitsch alla serata.



Il tifo durante una partita di rugby in NZ consiste di due suoni e un verbo:
- uuuuuuuhhhhh
- ooooohhhhhhh
- go!
Qualcuno l'ha definito "il tifo prima dell'invenzione della parola". Pero' i tifosi stanno tutti insieme e, almeno da quanto ho visto, nessun tifoso del Sudafrica e' stato massacrato o insultato dopo la partita.

sabato 12 luglio 2008

Allez les Black



Questa sera gli All Blacks giocano a Dunedin contro il Sudafrica.E noi ci saremo. Ho ancora qualche ora per riuscire a capire come mai quegli omoni si buttano uno sopra l'altro rischiando di farsi malissimo.
Visto il freddo mi sa che finiremo la nostra scorta di Hokkairo.

lunedì 7 luglio 2008

Pant. Pant. Gasp. Gasp

Sono tornata. Sono sopravvissuta al convegno. I miei colleghi mi vogliono bene (almeno cosi' mi sembra). Fare le 3 del mattino la sera prima di presentare a un convegno non e' un'idea intelligente. Rotorua puzza di zolfo (o di uovo marcio, a piacere). A Auckland abbiamo perlustrato i ristoranti giapponesi (e ne scrivero' una guida, prima o poi). A Auckland abbiamo anche incontrato Mari (che trovate anche qui e qui) che ci ha preparato un'ottima cena in compagnia di tutta la sua bellissima famiglia. Vorrei raccontare di piu', ma oggi e' iniziato il secondo semestre e domani incontrero' una delle mie nuove classi (l'altra la incontrero' giovedi' e la terza non la incontrero' mai perche' e' un corso online). E devo ancora preparare la prima lezione. Fa poco serio inziare il semestre sperando che la pausa di meta' semestre arrivi al piu' presto?


sabato 28 giugno 2008

Funikuri Funikura

Jammo 'ncoppa, jammo ja',
funiculi', funicula'!

venerdì 27 giugno 2008

Se io avessi previsto tutto questo

Questa settimana ho preparato e spedito un progetto di ricerca, perdendo ore a compilare budget che dovevano essere giustificati in ogni minimo dettaglio e ad interpretare a "guida alla compilazione della domanda", che' la burocrazia e' ottusa e confusa in ogni paese.

Questa settimana ho preparato il programma per uno dei due corsi che terro' nel secondo semestre (l'altro per fortuna l'avevo gia' preparato tempo fa). Ho dovuto scegliere gli articoli per ogni lezione (consultando quasi tutti i libri presenti nella biblioteca sull'argomento), scrivere un'introduzione per il corso, decidere come organizzare gli esami e preparare una lista di titoli per le tesine (e avere la conferma che sono una terribile "titolista"). Non sono completamente soddisfatta del risultato, ma il tempo a disposizione era poco e i corsi iniziano tra pochi giorni (subito dopo il mio ritorno dall'Isola del Nord).

La prossima settimana devo fare una presentazione a una conferenza e ho scritto si' e no l'introduzione. E visto che lunedi' mattina parto all'alba sto cercando qualche formula magica affinche' la presentazione si scriva da se'. Slides comprese, grazie. Piu' realisticamente, rimediero' una figuraccia, ma almeno presentero' l'ultimo giorno e poi potro' fuggire alla chetichella sperando che tutti si dimentichino di me. Magari mi metto un bel parruccone (e anche gli occhiali con il naso finto). Io poi sono assolutamente incapace di improvvisare, abilita' che avrei tanto voluto avere ai tempi dell'universita' (e che mi farebbe cosi' comodo anche ora!). Ovviamente meta' dei mie colleghi sara' alla conferenza, anche un mio studente di master e un paio di nostri dottoranti. Roba che farei meglio a darmi per malata.

In attesa che il blocco allo stomaco si sciolga, e sperando di riuscire a ritagliare qualche ora di lavoro tra domani, domenica e le transferte in aereo e bus (ma le prime sono troppo brevi e conoscendo gli autisti di autobus kiwi la seconda opzione e' improponibile), rimurgino e rimurgino "ma se io avessi previsto tutto questo?"


giovedì 26 giugno 2008

Cene da tutto il mondo IV

Il pranzo che F. ci ha preparato due settimane fa e' stato strepitoso. Per me e' stata la prima esperienza di cucina afghana e, grazie all'abilita' della cuoca, ne sono rimasta piacevolmente colpita. F. ha preparato Mantu, ravioli al vapore di carne con salsa di piselli e spezie; ashak, ravioli ripieni di porri, bolliti e ricoperti con salsa di carne e pomodoro; firni, un dessert al cardamomo simile al kheer, formaggio fatto in casa e, come piatto principale, Qabli, carne servita con riso speziato e verdure. Pare che questi piatti siano difficili da trovare nei ristoranti, perche' solitamente cucinati in casa. F. e' una cuoca strepitosa e estremamente timida, per cui e' difficile capire quanto siano difficili queste ricette. Alle nostre domande rispondeva "Ho solo messo un pizzico di spezie" "ho solo messo il latte e in un attimo il formaggio e' fatto". Poi abbiamo scoperto che aveva cucinato dal giorno prima!




Domenica H. cucinera' libanese, ma purtroppo non possiamo andarci. Lunedi' mattina partiamo per l'isola del Nord e domenica abbiamo appuntamento con un'amica che ospitera' il mostro a quattro zampe (ops...il tenero cucciolo) che scorrazza per il nostro giardino (e, a volte, per il nostro appartamento).

martedì 17 giugno 2008

Flock

Ho appena scoperto flock. Temo che l`attivita` lavorativa ne risentira` (anche se non me lo potrei permettere).

sabato 14 giugno 2008

Cene da tutto il mondo III (e II)

Continuano le nostre cene da tutto il mondo e cominciamo a chiederci quanti chili ci costera' questa iniziativa.
La scorsa settimana T., che viene dall'Iran, fa la ricercatrice e si occupa di robotica, ci ha cucinato uno favoloso pane sottile con il sesamo, dei crostini con una crema di patate e pollo e polpette con salsa di pomodoro. Poi ci ha mostrato la preparazione di un rotolo di carne di manzo, verdure e uova e del fesenjun un piatto tradizionale a base di carne cotta in succo di melograno e servita con riso basmati. Per dolce, baklava.

La cena numero 2, in verita', e' toccata a me, e sono quasi quasi riuscita a fare un disastro, ma per fortuna T. e' venuto in mio soccorso. Tutti sembravano soddisfatti e elargivano complimenti, ma io sono assolutamente convinta che solo per il fatto di essere italiana partissi con una decina di punti di vantaggio. (non vi racconto cosa ho preparato, che figura ci farei di fronte alle mie lettrici super-cuoche!?)

Domani F. ci fara' provare la cucina afghana. Nel frattempo questa sera andiamo a provare un ristorante cinese che pare molto buono e economico.

mercoledì 11 giugno 2008

Sono in ritardo! In arciritardissimo! (cit.)

Ho avuto un accredito per partecipare a una conferenza su Computer Mediated Social Networking (ICCMSN) che si tiene nell'universita' in cui lavoro. Faccio la spola tra la sala conferenza e il mio ufficio, dove cerco di finire di correggere gli esami, preparare i corsi per il prossimo semestre, scrivere un articolo che dovevo consegnare tempo fa e preparare un progetto di ricerca.

Questa sera pero' fuggo al Beverley- Begg Observatory per vedere Matariki, o Le pleiadi, o le Sette Sorelle, e festeggiare il nuovo anno Maori.

E adesso corro a pilates.


Bianconiglio: Uh, poffare poffarissimo! È tardi! È tardi! È tardi!
Alice: Questo sì che è buffo. Perché mai dovrebbe essere tardi per un coniglio? Mi scusi? Signore!

sabato 7 giugno 2008

Zazie in pillole

Nevica

e anche io non mi sento molto bene (cit.)

domenica 1 giugno 2008

Un buon non compleanno

Domani e' giorno di festa in Nuova Zelanda. Perche'? Per il compleanno della regina (Queen's Birthday). Quello ufficiale, pero', perche' quello vero e' il 21 Aprile. Ma il non compleanno reale non cade nello stesso giorno in tutti i paesi del Commonwealth, in UK, per esempio, e' il primo, secondo o terzo (!!??) sabato di giugno, in NZ e' il primo lunedi' di giugno (i coloni si sono fatti furbi lontani dalla madrepatria e almeno si garantiscono un week-end lungo ogni anno), in Australia (eccetto in Western Australia) e' il secondo lunedi' di giugno, mentre in Canada il Victoria Day e' il lunedi' prima o coincidente con il 24 Maggio. Alle Fiji continuano a festeggiarlo, e festeggiano anche il compleanno del principe del Galles, anche se dal 1987 sono una Repubblica.

Un buon non compleanno a tutti noi, allora!

venerdì 30 maggio 2008

Train train hashitteiku

Ieri sera sono rimasta in ufficio dalle 8.30 del mattino alle 8 di sera. Sono tornata a casa, ho mangiato un insano instant ramen al volo e mi sono rimessa al lavoro. Fin dopo la mezzanotte. Per finire di correggere tutte le tesine che dovevano essere consegnate entro oggi. Chissa' perche' i primi elaborati sono fitti di commenti mentre negli ultimi ci sono solo monosillabi (in prevalenza NO!) e punti di domanda.
Un anno fa stavo passando le ultime due sere nella (ormai vuota) casa di Mishuku. Ho la sensazione che ci siano modi migliori che 12 ore in ufficio per festeggiare il primo anno in NZ. (ma festeggiare de che?)

train train dokomademo...




* The Blue Hearts- Train Train

Con terribile ritardo ringrazio Magnolia per l'(immeritato) premio che mi dato. Lo giro a chiunque voglia prenderselo. Tutti ci meritiamo un premio ogni tanto, no? ^-^;

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venerdì 23 maggio 2008

S.P.Q. Kiwi



In Nuova Zelanda se ti invitano per un "tea" a casa molto probabilmente ti stanno invitando a cena.
(considerando che spesso ti invitano per le 5.30 e' facile pensare che ti stiano invitando per una merenda e non per la cena).
Se invece ti invitano per un "sunday dinner" ti stanno invitando domenica a pranzo.
Il brunch (breakfast-lunch) cosi' popolare tra i bar del centro rimane per me qualcosa di sconosciuto e temuto.

sabato 17 maggio 2008

Cene da tutto il mondo I

La prima cena dell'iniziativa in cui siamo stati coinvolti e' stata organizzata da L. una ragazza giordana che di mestiere fa la designer industriale. I presenti erano una decina (compresa la mia signora svizzera preferita), ma L. aveva preparato una cena per almeno 25! Ci ha accolto con un tavolo ricolmo di frutta secca, torta al semolino, hummus, pane fatto in casa da intingere in prezioso olio di oliva (quello vero, scuro scuro) e poi in un mix di spezie e sumac e fagottini ripieni di formaggio, erbe o carne. E poi ha iniziato a cucinare, spiegandoci i vari passaggi e le storie dietro agli ingredienti che stava usando (questo me l'ha dato il signore greco che ha cominciato a produrre olio nel nord dell'isola del sud, con ulivi italiani e spagnoli; questo me l'ha spedito la mia mamma; questo me l'ha dato la signora libanese al mercato...). Tra una chiacchiera e l'altra ci ha preparato un'ottima zuppa di lenticchie, spinaci e pollo (con salsa di melograno), shushbarak (o shoshbarak, ravioli di carne cotti nello yougurt), un piatto tutto bianco con una spruzzata di prezzemolo verde, perche' nelle occasioni speciali i piatti devono essere bianchi o verdi, e, infine, un dolce di latte, profumato alle mandorle, alla cannella e spruzzato di pistacchi macinati.
Al ritorno fortunatamente avevamo parcheggiato un po' lontano e abbiamo fatto due passi per smaltire il cibo. T. come sempre ha esagerato e si lamentava per il mal di pancia.

La prossima settimana tocca a me. Gia' temo di distruggere in una cena la reputazione che gli italiani si sono fatti in anni. Ma esiste l'eccezione che conferma la regola, no?



* La foto del shushbarak e' presa da Internet, perche' mi sono scordata la macchina fotografica a casa.

mercoledì 14 maggio 2008

J'adore

Claud mi ha invitata a raccontare cosa mi piace fare e io mi sento un po` in imbarazzo. Perche` non sono molto brava a parlare di me e perche`, in fondo, quando ho provato a pensarci mi sono venute in mente solo tantissime cose che NON mi piace fare (lo ammetto, non ho un bel rapporto con il positive thinking). E poi io sono instabile (flessibile suona meglio?), e le cose che mi piace fare variano con il tempo e il luogo in cui mi trovo.
Cosi` mentre andavo dal dentista (ecco, farmi ravanare in bocca per due ore e mezzo e squartare la gengiva non piace per nulla) mi sono sforzata di pensare a qualcosa che mi piace fare.

Mi piace leggere, molto, dai blog ai giornali ai romanzi ai manga (amo un po` meno leggere le tesine dei miei studenti); mi piace andare al cinema e adoro la sensazione di essere totalmente assorbita dal film; a volte mi piace mangiare seduta sul divano; mi piace guardare le serie televisive per non pensare a nulla per un`oretta (pero` non riesco a essere costante e guardo una puntata ogni tanto, T. si chiede come faccia a capire cosa succede); mi piace viaggiare, a volte da sola; mi piace salire in treno a Tokyo e scendere a caso; mi piace guardare il mare; mi piace chiacchierare, tantissimo, anche per tutta la notte, con un buon amico e un bicchiere di buon vino; mi piace controllare la cassetta della posta (e adoravo il fatto che in Giappone il postino passasse due volte al giorno); mi piace pastrocchiare al computer, anche se ne capisco poco; mi piace invitare gente a casa (non sempre); mi piace passare ore da Mandarake, Dorama e Book off; mi piace camminare, ma non in una citta` costruita su colline come quella in cui vivo ora; mi piace tirare la cordicella dell`autobus alla fermata; mi piace mangiare gli onigiri camminando; mi piace tornare a casa la sera e bussare alla porta per farmi aprire.

Sono piu` di sei, lo so, ma mi piace non rispettare le regole.

lunedì 12 maggio 2008

argh!

Sentire la propria voce registrata e' terribile.
Sentire la propria voce nella segreteria telefonica che parla in giapponese e' osceno.
Viene voglia di non proferire mai piu' parola.

sabato 3 maggio 2008

Zazie in tour

A volte il fatto di vivere nell'angolo in fondo a destra della mappa del mondo (eurocentrica, lo so, ma con quella sono cresciuta) mi pesa un po'. Mi sento lontanissima da tutto e da tutti, e in effetti lo sono. E il Sud dell'Isola del Sud mi sembra davvero il posto piu' isolato che ci sia. E in fondo, un po' lo e'.
Di conseguenza, mi riempio di gioia quando prenoto viaggi aerei e piccole fughe verso luoghi piu' frequentati.
Tra fine giugno e inizio luglio, dopo una breve sosta a Auckland, saro' a Rotorua per un convegno, sperando di avere anche un po' di tempo per una serata alle terme.
A settembre, saro' qui ma per arrivarci dovro' passare da Auckland, Tokyo, Francoforte, Milano all'andata e Milano, Francoforte, Hong Kong e Auckland al ritorno. Ci sara' tempo per una toccata e fuga a Tokyo, per salutare gli amici e abbuffarmi di cibo e libri e per una breve visita alla terra natia, per passare qualche giorno in famiglia e recuperare gli ultimi scatoloni di libri.


Ed e' subito sera.

venerdì 2 maggio 2008

Cene da tutto il mondo

La scorsa settimana ci hanno convocato per l'incontro del progetto di "cucina da tutto il mondo" coordinato dalla signora A, a cui avevo accennato tempo fa.
Eravamo piu' di trenta, davvero da (quasi) tutto il mondo: India, Sri Lanka, Indonesia, Iraq, Giordania, Malesia, Giappone, Canada-Cina, Venezuela, Brasile, Portogallo, Italia, Sudafrica, Inghilterra, Germania, Svizzera, Grecia, Slovacchia e mi sa che qualcuno me lo sono dimenticato.

La mia signora preferita e' la signora svizzera, che io una signora cosi' Svizzera, con i capelli a scodella grigi grigi, il naso a patata e i pantaloni al polpaccio, in Svizzera non l'ho mica mai vista. E dopo 35 anni (35!!) in NZ ha ancora un accento svizzero piuttosto forte, da sembrare la protagonista delle barzellette su "c'era un italiano, uno svizzero e un francese" che mi raccontava mio zio da piccola, per prendere in giro l'accento svizzero. E io le ho voluto molto bene per questo, che' gli accenti, si sa, mi piacciono molto.

Si comincia a meta' maggio con una cena dalla ragazza giordana.

giovedì 1 maggio 2008

Ora l'autunno

Aprile e' finito e Maggio si preannuncia altrettanto crudele. Ma a fine mese finiranno le lezioni, e non dovro' piu' pensare a cosa dire e ai compiti da correggere, almeno fino all'inizio del secondo semestre.





Nel frattempo e' arrivato l'autunno e la prima sensazione e' quella dell'odore cosi' familiare di legna bruciata. Un'odore che a Tokyo non ho mai sentito, ma che in verita' mi mancava molto anche a Venezia. E sembra strano ritrovarlo in un posto cosi' lontano.



Ora l'autunno guasta il verde ai colli,
o miei dolci animali. Ancora udremo,
prima di notte, l'ultimo lamento
degli uccelli, il richiamo della grigia
pianura che va incontro a quel rumore
alto di mare. E l'odore di legno
alla pioggia, l'odore delle tane,
comè vivo qui fra le case,
fra gli uomini, o miei dolci animali...
Salvatore Quasimodo


martedì 1 aprile 2008

April is the cruellest month

mi sa che c`aveva ragione. Sono gia` esausta.

sabato 15 marzo 2008

Animali

Tra i quesiti per l'esame della patente, alcuni (troppi?) sono variazioni sul tema:

"When a flock of sheep are coming towards you on a country road, you should..." (Quando un gregge di pecore ti viene incontro in una strada di campagna, devi...).

E pensare che fino a pochi mesi fa, quando girovagavo qua e qua, non mi dovevo minimanente preoccupare di indisciplinati animali per strada.

Sara' forse per questo che non mi sentivo particolarmente felice quando mi hanno dato la notizia che finalmente hanno accolto la nostra richiesta di residenza permanente.

giovedì 6 marzo 2008

La fine del mondo

e il paese delle meraviglie.

Succede che mi hanno invitata a un corso di cucina. Come insegnante. A me. Visto che l'impudenza non ha limiti, ho accettato. Adesso dovro' chiamare in soccorso le bravissime cuoche del web (e penso a Comida, Francescav e a Mari nell'Isola del Nord) sperando che qualche loro ricetta sia alla portata della mia incapacita'.



Succede anche che dobbiamo convertire la patente internazionale in patente neozelandese. Per il primo anno di residenza si puo' tranquillamente guidare con la patente internazionale. Poi devi passare un esame di teoria (e a volte di pratica) per convertire la patente. Cioe', mi spiego meglio, per un anno puoi andare in giro senza aver la minima idea del codice della strada, senza aver mai guidato sulla sinistra, ma dopo 1 anno devi passare l'esame di teoria, altrimenti la tua patente non e' valida.
E succede anche che per gli italiani basta l'esame di teoria, mentre i giapponesi devo passare sia l'esame di teoria che l'esame di pratica. Peccato che in Giappone si guidi sulla sinistra, come in NZ, mentre in Italia no!



P.s. Nelle foto Maruko (detto anche Marco), che e' stata nostra ospite per 3 settimane per poi andarsene di soppiatto una notte scavando un buco nell'orto. Senza neanche due parole di saluto.

venerdì 8 febbraio 2008

Zazie a memoria

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Eugenio Montale, Ossi di Seppia, 1925

domenica 27 gennaio 2008

Indovina da chi vai a cena

Una decina di giorni fa ricevetti una mail con un invito a un potluck party. Qui vanno molto i potluck party. In pratica inviti qualcuno e ti fai portare da mangiare. La mail era firmata con un nome giapponese e cognome non giapponese. Un paio di giorni prima, durante un altro potluck party (che come dicevo sono all'ordine del giorno) avevamo incontrato una coppia giapponese-olandese, non conoscevo il loro cognome ma ero sicura che il nome a firma della mail fosse quello della moglie. Ieri pomeriggio seguendo le indicazioni arriviamo a una mega villa in cima a una collina. "Accidenti, la giovane coppia giapponese-olandese non ci avevano dato l'impressione di vivere in un posto del genere! Wow!". Mentre parcheggiamo, guardo la gente in giardino e sono tutte facce sconosciute. Scendo dalla macchina e vedo venirci incontro un signore, lo guardo meglio e e' un professore di Scienze Politiche che ho incrociato un paio di volte in corridoio. Mentre sto per dirgli "Ma che sorpresa! Anche tu qui", fortunatamente mi precede con un "Benvenuti! Venite che vi mostro la casa". Panico. Arriva la moglie e, accidenti e' vero!, la moglie e' giapponese e anche lei l'ho incrociata qualche volta in facolta'. Pero' ero assolutamente convinta che il suo nome non fosse quello che ha firmato la mail! Insomma, ci siamo presentati a cena dai signori X convinti di essere stati invitati dai signori Y. T. mi guardava perplesso chiedendo spiegazioni, ma non potevo parlare perche' gran parte dei presenti (e sopratutto la padrona di casa) capiva il giapponese. Io sono dovuta correre in giardino perche' non riuscivo a trattenere le risate.
Credo di avere trovato il mio obiettivo per il nuovo anno: ricordami i nomi delle persone che incontro! Quasi quasi mi metto in tasca carta e penna e me li segno!

giovedì 24 gennaio 2008

Migranti

Dopo i problemi con la padrona, anche l'ufficio immigrazione ha deciso che era da un po' che non ci dava fastidio. E ce la sta mettendo tutta per rovinarci l'umore (e un po' anche i nervi). Oggi prenderei volentieri il primo aereo e me ne tornerei da dove son venuta. Per fortuna e' almeno estate, mica posso abbandonare le mie piantine di cavolo cinese che stanno spuntando nell'orto!

domenica 20 gennaio 2008

carissima landlady

Dall`ottobre 1995 al dicembre 2007 ho vissuto in 16 case diverse (17 se includo i brevi periodi a casa dei miei). Tutte queste case, a parte casa dei miei, casa di G. a Venezia dove sono stata a lungo ospite e la casa dove vivo ora, sono state case in affitto. Ho avuto padroni di casa stravaganti, altri petulanti, altri un po` invadenti, altri inesistenti, ma l`ultima e` stata sicuramente la peggiore. Dopo aver sopportato il fatto che avesse fotografato il bicchiere rotto nella spazzatura, ci lasciasse messaggi deliranti sotto la porta quasi quotidianamente, ci stordisse con le sue stupide e inutili chiacchiere, ci avesse tolto (troppi) soldi dalla caparra per due piatti rotti, pensavamo (ahinoi!) di esserci finalmente liberati di lei. Fino a ieri. Quando ci e` arrivata una lettera minacciosa in cui ci richiede il pagamento di un esorbitante somma di denaro per un presunto e non ben specificato "segno" sul tavolo della cucina . Questo dopo quasi un mese che non abitiamo nella casa. Dopo che era stata fatta (da lei) un`accurata ispezione il giorno della nostra partenza. Dopo che nuovi coinquilini abitano nella casa. T. ha alzato gli occhi dalla lettera perplesso "Non capisco bene, ma mi sembra ci siano scritte delle cose terribili" (hidoi per chi conosce il giapponese). Io ho cercato di mantenere la calma, e, dolcemente ho pensato a tutti gli insulti che conoscevo e le loro diverse sfumature nelle varie lingue (dialetto camuno compreso). Mi duole molto, ma se e` questo che vuole, guerra sia! E la sua carta intestata fa proprio schifo!

sabato 19 gennaio 2008

(re)presentations

La scorsa settimana, un ragazzo si e' presentato a casa della sua (ex)fidanzata per parlarle. La madre lo ha fatto entrare e lui e la (ex)ragazza si sono chiusi in camera. E lui l'ha accoltellata e uccisa. Il ragazzo lavorava come assistente nella mia universita'.
La notizia e' stata diffusa la scorsa settimana, ma il nome dell'assassino (che e' rimasto sul posto ad aspettare la polizia e arrestato immediatamente) non e' stato diffuso fino a due giorni fa, giorno della prima apparizione in tribunale.
L'altro giorno e' arrivata a tutti i membri dello staff una mail con il breve comunicato che l'universita' aveva dato ai media e del telegramma che era stato spedito alla famiglia della ragazza (che si era da poco laureata nella stessa universita'). La mail invitava anche a evitare di fare qualsiasi dichiarazione (a vanvera, aggiungo io) ai media. Ieri e' arrivata una mail in cui si dice che, visto che probabilmente nel nostro edificio lavorano persone imparentate con la persona accusata dell'omicidio, sarebbe meglio fare attenzione a parlare dell'argomento per non urtare la loro sensibilita'.
Ora, l'episodio, per una cittadina (pure troppo) tranquilla di 100 000 abitanti e' un episodio decisamente atipico e grave. I giornali ne hanno parlato per un paio di giorni; i telegiornali pure; i servizi il giorno in cui e' stato rivelato il nome del ragazzo erano di pochi minuti e con inquadrature esclusivamente del tribunale o con foto di archivio della ragazza uccisa. Niente particolari morbosi sulla vita dei due. Niente interviste ad amici, parenti, passanti, cani e porci, per racimolare succulenti retroscena. Niente immagini di macchie di sangue. Niente plastici con la casa della ragazza e le figurine dei protagonisti che si muovono sulla scena del delitto. Niente edizioni speciali di Porta a Porta che, bonta' sua, non esiste. Con cio' non voglio dire che i media qua siano "migliori", anzi, la TV e' un'ammasso di spazzatura come ovunque. Pero' certi paragoni viene spontaneo farli. E oggi sono contenta di essere qui. Non solo perche' e' estate.

sabato 12 gennaio 2008

Panem (et circenses?)


Il fatto di stare per scrivere il mio terzo post su un argomento culinario mi stupisce non poco. Ma, giusto per rassicurare chi mi conosce di persona, no, il mio controverso rapporto con i fornelli non e' cambiato :-).
Il fatto e' che scrivere di ricette e' sicuramente piu' divertente che scrivere di traduzioni, preparazione corsi, progetti di ricerca da preparare in pochissimo tempo, tesi da correggere ecc. Anche perche' mi toccherebbe ammettere che il mio (unico) proposito per il nuovo anno di "imparare a dire no al lavoro" e' gia' miseramente fallito.



Dunque, si diceva, anche questo post parla di cibo. Dopo aver letto la ricetta da Comida ho deciso di provare anche io a fare il pane senza impasto. O meglio a fare il mio primo pane in assoluto. "Se dicono che ci puo' riuscire anche un bambino di sei anni, mica saro' di meno!". Ho pensato. E, in effetti, posso confermarlo, questo pane e' veramente facilissimo da realizzare.

Ho seguito la ricetta di Comida che a sua volta l'ha modificata da quella di Dandoliva. Ho soltanto aggiunto un po' di olio di oliva, come suggerito da Alex.

Riporto le misure che ho usato in cup e teaspoon, per chi e' abituato a questo sistema o, come me, non ha una bilancia ma solo misurini in cups e spoons. Le misure le ho prese da questo video in cui Jim Lahey della Sullivan St. Bakery di New York, l'inventore della ricetta, svela il suo segreto (e tutte le fasi di preparazione).

Ingredienti:

* 3 cups di farina (qualsiasi combinazione va bene)
* 1/4 teaspoon lievito di birra liofilizzato
* 1+1/4 teaspoon di sale
* 1 tablespoon olio di oliva
* 1+1/2 cups d’acqua tiepida.

Riporto la ricetta da Comida

In una ciotola grande mescolare la farina con il lievito, in questa maniera la farina proteggerà i grani di lievito, di seguito aggiungere il sale e l'olio di oliva. Unire l’acqua, mescolare velocemente con le mani o con una forchetta. L’impasto è molto morbido e appiccicoso. Coprire la ciotola con un foglio di pellicola e lasciare lievitare l’impasto a temperatura ambiente (circa 20°C) dalle 18 alle 24 ore.

Il giorno dopo l’impasto sarà aumentato di volume e apparirà come un blob molliccio e alveolato.

Rovesciare il blob su un piano abbondantemente infarinato. Spolverarlo con altra farina, quindi tirare quattro lembi di impasto e ripiegarli su se stessi. Coprire con un foglio di pellicola e lasciar riposare per circa 15 minuti.(io ho saltato questa fase, ma ha funzionato lo stesso)

Trascorso questo tempo cospargere la superficie dell’impasto con semini a piacere (sesamo, girasole, zucca, papavero etc.), semolino o polenta. Trasferire l’impasto o in una ciotola (che andrà coperta) o in un canovaccio (in cui l’impasto verrà arrotolato) e far proseguire la lievitazione per altre due o anche tre ore.

Pre-riscaldare il forno a 250°C e mettervi dentro a riscaldare una pirofila dai bordi alti e col coperchio (la pirofila può essere in qualsiasi materiale, ghisa, pirex etc.).

Rovesciare il blob (occhio che è molle molle e scappa da tutte le parti) nella pirofila bollente. Coprire col coperchio e infornare per circa 30-40 minuti sempre a 250°C. Rimuovere il coperchio e continuare la cottura per altri 10-15 minuti (dandoliva toglie direttamente la pagnotta dalla pirofila e l’appoggia sulla griglia del forno).

Sfornare il pane e lasciarlo raffreddare prima di tagliarlo.